lunedì 13 febbraio 2012

La biblioteca della memoria

Titolo della mostra: “La biblioteca della memoria” opere di Emilio Anselmi Mitia
Inaugurazione: sabato 18 febbraio 2012 ore 18,30
Orario: fino al 31 marzo 2012
Dove: Via Riello 5 - 35122 Padova)
Informazioni: telefono 0498750896 e-mail: artepaolomaffei@gmail.com
Sito web: www.artepaolomaffei.it

Dalla presentazione della mostra:

"Le opere di Emilio Anselmi, come sostiene le critica, parlano di un tempo trascorso e di materiali da “lui trovati, assemblati, puliti, restaurati e con grande modestia plasmati” e infine trasformati secondo la “migliore tradizione alchemica” (G. Iacomucci Litofino). Da questi semplici e nello stesso tempo circostanziati rilievi, possiamo cogliere quella componente basilare che fa della ricerca di Emilio Anselmi un continuo ripensamento dei tempi primigeni, fondati non tanto su un tipo di cultura appartenente ai gruppi, omologati alla stessa “stanzialità precaria dell’immaginario” (la cosidetta “tribù” di A.Bonito Oliva), quanto su un diverso grado di intensità poetica, che incide sulla sfera della libertà espressiva dell’artista.
Invero la sua ricerca espressiva non si fonda sulla cultura del tempo degli atti, in quanto il linguaggio non sta alla pari con il passo più avanzato, in termini formali e scientifici, della nostra globalità estetica. Si tratta piuttosto di una diversa gradazione della fantasia che non si lascia condizionare, come è avvenuto con i primitivi, dalle regole razionali o dai manufatti, ieri, medioevali e, oggi, del new indian, dal momento che il fantastico di Anselmi, essendo estraneo allo stadio culturale della “tribù”, si sviluppa e prorompe in proporzione inversa alla vichiana “robusta ignoranza”(“ignoranza” dei significati certificati), onde “fare la poesia grande, cioè di ritrovare favole sublimi confacenti all’intendimento popolare”.
D’altra parte va riconosciuto che nella ricerca e nella scelta dei materiali poveri, Emilio Anselmi non ha seguito il procedimento tecnologico in uso tra gli assemblatori del ready made, ma piuttosto ha mirato a riattualizzare l’identità dei valori mitici, dal momento che l’oggetto ritrovato (Mircea Eliade lo riteneva “caduto dal cielo”) è stato ricomposto, per il nostro tempo profano, con gli stessi simboli e riferimenti di ordine sacrale. Si è trattato e si tratta, infatti, del http://www.blogger.com/img/blank.gifrivestimento di quel primitivo latente nella nostra attualità psichica e che Anselmihttp://www.blogger.com/img/blank.gif ha trovato nei materiali, scelti durante l’environnement solitario alla ricerca di se stesso e della memoria del sacred spirit del tempo passato..."

Maggiori informazioni nel sito della galleria, raggiungibile cliccando su questo collegamento.

Le opere esposte, quadri e sculture "assemblati" ed immagini dell'allestimento sono visibili cliccando su questo collegamento

domenica 18 dicembre 2011

Con Tono Zancanaro ( http://www.tonozancanaro.it ) continuano le incursioni de Il Gusto delle Stelle nel mondo dell'arte: Bori's Cut è il titolo di questa nuova serie di speciali, i Ritratti d'Artista curati dal critico Boris Brollo dedicati agli artisti veneti che si sono occupati del paesaggio e della cultura rurale. Un percorso artistico e cromatico tutto da scoprire...

Una Produzione ArtMovie, Comunicare e Italiana Comunicazione.
Sceneggiatura e Regia: Mauro Zardetto



giovedì 8 dicembre 2011

Tono Zancanaro: disegni di piccolo formato

Presso
ARTE PAOLO MAFFEI
in via Riello 5 a Padova
mostra delle opere di
TONO ZANCANARO
di piccolo formato

Una mostra particolare, che non si era mai vista prima, allestita con opere realizzate da Tono Zancanaro su piccoli pezzi di cartoncino (avanzi ritagliati da fogli più grandi, che venivano appositamente preparati per lui), e per i più vecchi fogli strappati da blocchi per appunti, che Tono si portava sempre appresso per poter salvare istantanee, momenti appena vissuti ed anche ricordi per impedire che potessero svanire.

Per motivi di comodità nella lettura i fogli sono stati suddivisi per categorie, essenzialmente sulla base del soggetto che corrisponde poi quasi sempre anche ad una suddivisione cronologica, di seguito sono riportate queste categorie.

Nella lettura delle opere si suggerisce di fare attenzione alle dimensioni riportate, al fine di apprezzare il lavoro fatto dal Maestro padovano.
La mostra è visibile cliccando su questo collegamento, per comodità di lettura è stata divisa in categorie, le categorie sono:

Disegni surreali
Vedute di Padova
Paesaggi
Studi di animali
Studi per ritratti
Brunalba
Akreide
Circe
Aelle
Soggetti erotici
Figure femminili
Illustrazioni per i Carmina Priapea
Illustrazioni per la Divina Commedia

martedì 26 luglio 2011

Gastone Primon espone ad Arsiero

Comune di Arsiero
Assessorato alla Cultura
Sala Convegni e Biblioteca Comunale
dal 30 Luglio al 20 Agosto 2011
inaugurazione sabato 30 Luglio 2011 ore 17,30

Apertura:
dal martedì al venerdì dalle 15,00 alle 19,00 e dalle 20,30 alle 22,30
sabato dalle 9,00 alle 12,00
festivi dalle 15,00 alle 18 e dalle 20,30 alle 22,30


Gastone Primon: evoluzione della materia

Gastone Primon, nasce a Este e in questa città, inizia il suo fecondo, percorso formativo.

Fin dagli anni ’60 Primon partecipa, riscuotendo riconoscimenti di critica, a tutte le più importanti rassegne espositive nazionali ed internazionali: Quadriennale di Roma, Concorso Internazionale di Faenza, Concorso Internazionale di Gualdo Tadino, Arte Fiera di Bologna, Biennale di La Spezia, Triennale di Zagabria, Biennale di Vallauris in Francia; inoltre è invitato a esposizioni a Monaco di Baviera, a Barcellona e a Brisbane in Australia per citarne alcune. Nel 2001 partecipa a “Oltre lo specchio”: Settimana Internazionale della Ceramica, Sessione Design, di Este.

Di notevole rilevanza artistica e di pubblico sono state le Mostre Antologiche che la città di Este ha voluto riservare al suo artista nell’ottobre del 2000 e del 2003.

Frequenta i corsi di ceramica, fa esperienza per qualche anno in una bottega ceramica ad Este per poi continuare in proprio sempre nella stessa città.

Nello stesso periodo frequenta lo studio dello scultore Gino Vascon, contemporaneamente segue corsi di pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Venezia.

In seguito completa gli studi a Roma e successivamente all’Accademia delle belle Arti di L’Aquila.

Dopo essere stato titolare della Cattedra di Foggiatura e Formatura Ceramica presso l’Istituto Statale d’Arte a Ciampino passa poi a Roma.

Nel 1983 per due anni viene incaricato dal Ministero degli Aff ari Esteri di recarsi a Malta come esperto presso il Center the Disegn a la Valletta.

Sempre per conto del Ministero dal 1987 al 1990 è incaricato in Giordania come esperto presso The Disegn Handcraft Training Center della cittàdi Salt con frequenti visite a luoghi storico culturali della vicina Siria.

In questo periodo tiene anche seminari e mostre personali nel campo della ceramica e della scultura presso The Faculty of the University Irbid of Fine Arts sempre in Giordania.

Da quando ha lasciato l’nsegnamento si dedica a tempo pieno alla ceramica, alla scultura, alla pittura, dove elabora e studia nuove tecniche.

Sue opere sono presenti in Chiese, Musei e collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’stero. Risiede a Este e Roma.

Dell’attività culturale ed artistica di Gastone Primon si sono interessati numerosi critici di storia dell’arte e studiosi.

Ha scritto di lui, fra gli altri, Giorgio Segato:

“Primon sente, soffre i grandi guasti del mondo, sente il degrado della realtà e del mondo e anche l’allontanarsi dell’arte dal mondo, l’hegeliana morte dell’arte (estinzione dell’arte e sua diaspora nella “prosa del mondo” a cui attingono tutte le avanguardie, le neoavanguardie, le sperimentazioni) e vive una sorta di permeante (o pervasivo) umore nero, ma leggero, facile da vincere quando egli senta dentro fi ducia e comprensione anche per quella irrinunciabile certezza che egli ha nelle possibilità dell’uomo e dell’artista in special modo. Ed è appunto questa che lo spinge a lacerare, a rompere, a deformare, a schiacciare come se la forma si sgonfi asse, perdesse di pneuma , di anima delle cose, in quanto ne coglie l’aspetto propositivo piuttosto che quello destrutturante o distruttivo, ne evidenzia la possibilità ed eventualità di metamorfosi e dunque di cambiamento, di superamento dei vincoli che ormai sclerotizzano le forme, le irrigidiscono in canoni abusati, ripetitivi, e le svuotano tanto nella funzione quanto nell’armonia."

Realizzazione a cura di Claudio Massaro della Fond'Arte Tono Zancanaro, e-mail: fondarte@hotmail.comn

per informazioni: 347 3721256 - 338 1993370

info Comune di Arsiero 0445 741623 - 0445 741305

venerdì 20 maggio 2011

Regione Friuli Venezia Giulia
Comune di Spilimbergo
Provincia di Pordenone
dal 27 maggio al 15 giugno 2011
Libreria Menini - Corso Roma, 68 Spilimbergo (PN)
inaugurazione venerdi 27 maggio ore 17,30

MOSTRA PERSONALE DI
TONO ZANCANARO

(1906 - 1985)

Tono soldà sensa s'ciopo
la vita in caserma vista da un richiamato nel 1939


Testimonianza storico- critica del prof. Manlio Gaddi
Lettura di poesie con musica
alcune delle opere esposte sono visibili cliccando
su questo collegamento



venerdì 1 aprile 2011

Luciano Zambolin a Monselice

Comune di Monselice
Assessorato alla Cultura
Complesso Monumentale San Paolo
via 28 Aprile 1948
dal 2 al 30 aprile 2011
inaugurazione sabato 2 aprile ore 17,30
Aperto tutti i giorni tranne il lunedi, orario 9,30-12,30 e 16 -19

Si apre a Monselice, sabato 2 aprile alle ore 17,30, la mostra "Le parole del silenzio", personale di Luciano Zambolin, nuovo importante capitolo dell'attività espositiva del Complesso Museale San Paolo.
Luciano Zambolin vive e lavora a Monselice, ha studiato pittura, tecniche incisorie e calcografia all'Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida di personalità come Bruno Saetti, Luigi Tito, Emilio Vedova, Mario Guadagnino e Cesco Magnolato per le tecniche incisorie.
Successivamente ha frequentato i Corsi Internazionali di Tecniche Sperimentali GOETZ presso il Centro Internazionale della Grafica di Venezia.
Luciano Zambolin è autore di una vasta opera grafica e pittorica, con una attività particolarmente intensa nel settore dell'illustrazione e dell'Arte Sacra.
Significativi inoltre i lavori di Luciano Zambolin nel campo della medaglistica.
Pittore e grafico dotato di uno spiccato senso del colore, con capacità di immedesimarsi con efficacia nei soggetti che rappresenta, le sue immagini possiedono la forza espressiva della contemporaneità, ma contengono anche un senso di arcaico, di immaginifico, di fantastico, di stupore.
Interessante l'uso del colore, dove l'impatto cromatico viene evidenziato dall'utilizzo di tonalità intense e varie, che si avvicinano e si confrontano senza però mai fondersi una nell'altra: ogni tinta mantiene la propria identità, accentuando il senso del colore contiguo, creando una musicalità visiva.

"Le parole del silenzio" portano all'attenzione del pubblico opere recenti di Luciano Zambolin: cliccando su questo collegamento si possono visualizzare alcune delle opere che saranno esposte in mostra.
Per maggiori informazioni scrivere a all'Ufficio Cultura del Comune di Monselice (cultura@comune.monselice.padova.it) oppure alla Fond'Arte Tono Zancanaro (info.astz@gmail.com).
Di seguito alcune delle opere esposte in mostra:

mercoledì 9 febbraio 2011

Francesco Mangieri detto MAO

Francesco Mangieri detto MAO al lavoroIn Amalfi, in piazzetta degli Arsenali, da tempo esiste una bottega straordinaria dove è possibile trovare di tutto, da antichi cammei di lava a statue in pietra.
La dirige da sempre Francesco Mangieri meglio conosciuto come MAO, scoprite voi il perché.
Mao oltretutto è straordinario creatore di sculture e ceramiche con soggetti mitologici e fantastici, di cui un assaggio nelle immagini che scorrono sotto: anche solo per questo vale la pena di fare una visita all'antro nel vecchio arsenale, e scambiare quattro chiacchiere con Mao e la sua saggezza.