giovedì 25 giugno 2009

L’arte applicata di Tono

BRONZI CERAMICHE MOSAICI E TERRECOTTE DI TONO ZANCANARO
ALLA ARTE PAOLO MAFFEI
via Riello 5 - Padova
dal 2 luglio al 39 settembre 2009


Tono è stato artista onnicomprensivo, che ha avuto la necessità di esprimersi con una grande varietà di linguaggi questo ha comportato l’utilizzo di una molteplicità di mezzi espressivi, ognuno dei quali porta nel suo intrinseco un contributo in cui confluiscono cultura ed ideologia, umori, sensibilità, affetti: tutto quanto appartiene al vissuto di un uomo.
Non è da tutti saper esprimere queste sensazioni, ma soprattutto è da pochi saperle esprimere con la varietà di strumenti usati da Tono, che ha dimostrato una abilità non comune nel trasformare le peculiarità del suo pensiero in segno e forma.
Oltre alla linea pura ed all’incisione, dove resta Maestro ineguagliato, Tono ha utilizzato praticamente tutte le tecniche delle arte visive (con la sola eccezione dei lavori in legno), in particolare nella sua qualità di “artista faber” ha realizzato con le sue mani terrecotte e ceramiche cuocendole in un forno che si era fatto appositamente costruire nella vecchia officina meccanica del padre, mentre molte altre sono state realizzate lavorando a stretto contatto con i maestri di Padova, in particolare con le ceramiche Boaretto, e Bassano, Castelli e Grottaglie, Rosenthal e Santo Stefano di Camastra solo per citare alcuni luoghi noti; dalle fonderie Seguso di Venezia si faceva fare appositamente vasi ed altri oggetti che poi incideva con punta di diamante; in collaborazione con i mosaicisti di Ravenna ha realizzato, seguendo passo passo l’esecuzione manuale, decine di mosaici, alcuni di grandi dimensioni; in collaborazione con l’arazzeria Scassa di Asti ha realizzato due arazzi, ora presenti nella collezione di Giulio Bargellini.
Probabilmente Tono non ha mai operato guardando ad una gerarchia di valori relativamente alle varie tecniche utilizzate, sottomettendo la tecnica alla volontà di esprimere il concetto, la sensazione, l’esperienza che voleva trasmettere, ma esaminando cronologicamente l’ingresso della varie tecniche nel suo fare si nota, dopo il periodo iniziale e l’approdo all’utilizzo della linea pura nel disegno, il primo utilizzo della ceramica quasi a cercare un punto d’unione con la precedente esperienza pittorica e come naturale sviluppo del suo amore per la pittura vascolare greca, che lo porterà presto a sviluppare una produzione coroplastica che a sua volta finirà per essere traslata in fusioni bronzee, alcune di notevoli dimensioni, per lo più collegate alle balneari frequentazioni cesenaticensi.
Il mosaico, così come fu per la litografia, è per Tono un ritorno all’uso del colore, abbandonato o meglio trascurato a partire dagli anni trenta con la scoperta dell’uso del nero del carboncino e dell’inchiostro di china diluito, più consono alla sua mentalità di moralista come lui stesso amava ripetere. Certo per il mosaico fondamentale è stata la frequentazione dell’Accademia di Ravenna come docente di incisione e della ravennate Cooperativa del Mosaico dove, prima con Sante Spartà ma soprattutto con Romolo Papa, ha realizzato tutti i suoi mosaici in lunghe sedute dove, come moderna Penelope, faceva disfare e rifare la sequenza cromatica di tessere in pasta vitrea sassi o conchglie fino al raggiungimento del risultato voluto.
È importante sottolineare come per Tono le tecniche e i processi operativi erano solo complemento, supporto essenziale e costitutivo della sua visione dell’impegno. Tono era quello che in quegli anni veniva definito un intellettuale “organico”, un artista fertile e inventivo. Grande viaggiatore, citava Goethe, Standhal, Rablais, Leopardi... Collezionista raffinato, sapeva leggere nella storia delle civiltà ed in quella contemporanea, e sapeva immedesimarsi sia sul piano delle grandi testimonianze d’arte (visitando la cappella degli Scrovegni non la descriveva, ma discuteva con Giotto) quanto su quello della vita quotidiana che si esprime nelle semplici forme della cultura quotidiana che è quella che attraverso l’uso nei secoli determina in popoli lontani forme diverse, tutte eleganti e razionali, per oggetti aventi le stesse finalità pentole, bracieri, ma financo piatti e bicchieri.
Se si vuole comprendere la matrice còlta del mondo di Tono e apprezzarne, la sua modalità espressiva, la profondità critica delle sue analisi sociologiche bisogna rifarsi, per lui autodidatta che riconosceva solo Ottone Rosai e Piero della Francesca come maestri, al rapporto con la gente comune sia mediato da personaggi come Gargantuà, Bertoldo o Ruzzante ma soprattutto il contatto diretto nelle piazze, nelle vie, nelle sue mostre con persone vive, la loro cultura, i loro problemi, la loro visione della tradizione che non è mai uguale per tutti.
Risulta da questa breve indagine che non è possibile distinguere fra Tono “artista” e Tono “artigiano”, che in quest’ultima veste Tono Zancanaro si è imposto come artista sperimentatore a tutto campo, sulla base di un modello che apparteneva ai secoli d’oro della nostra cultura.
Rari artisti di questa levatura sono stati presenti nel secolo scorso, Tono è uno di questi.

Manlio Gaddi
Per maggiori informazioni scrivere a fondarte.tono.zancanaro@gmail.com

lunedì 8 giugno 2009

Omaggio a Mario Rigoni Stern

L'Associazione ERMA - Museo Augusto Murer e la Regione Veneto

hanno il piacere di invitare la Signoria Vostra all'apertura della mostra

ciao sergente!
Omaggio a Mario Rigoni Stern
ad un anno dalla scomparsa


martedì 16 Giugno 2009
ore 18,00
presso il museo Augusto Murer
Falcade - via Scola, 13


In mostra opere di: Elio Armano; Fernando Bandini; Ferdinando Camon; Pino Guzzonato; Francesco Jori; Luciano Meggiarin; Augusto Murer; Franco Murer; Armando Pizzinato; Nario Vidor; Tono Zancanaro; Andrea Zanzotto.

Apertura della mostra dal 16 Giugno al 10 Settembre 2009
orario:
mese di giugno: 15.30 / 19.00
1 Luglio - 10 Settembre: 10.00 / 12.00 - 15.30 / 19.00
aperto tutti i giorni

Per informazioni:
Museo Augusto Murer
via Scola, 13 - Falcade (BL)
tel. 0437 599059
fax 0437 509028

e-mail: info@museomurer.it
sito web: www.museomurer.it

venerdì 5 giugno 2009

INCONTRO-DIBATTITO "STORIA DI UN'AMICIZIA" MARIO RIGONI STERN E AUGUSTO MURER

Giovedì, 11 Giugno 2009, ore 21,00
presso Palazzo Foscolo, Via Giuseppe Garibaldi n.65 - Oderzo (TV)

INCONTRO-DIBATTITO "STORIA DI UN'AMICIZIA" MARIO RIGONI STERN E AUGUSTO MURER

Relatrice TIZIANA AGOSTINI

Incontro-dibattito con i familiari e ospiti autorevoli che hanno conosciuto gli artisti sopra citati. Parteciperà all' evento MARIO BERNARDI, giornalista e scrittore, grande amico di Mario R. Stern al quale ha dedicato il suo ultimo libro "Il dovere del semplici".

BRUNO CARACENI alla Arte Paolo Maffei di Padova

Dal 4 al 28 Giugno 2009 una mostra di opere di Bruno Caraceni (1927-1986) accuratamente selezionate si terrà presso la Galleria Arte Paolo Maffei di Padova, in via Riello n.5 (telefono 0498750896).
Il titolo dato alla rassegna è "Tra struttura e materia" ad indicare l'ambito nel quale ha operato l'Artista, saranno esposte circa trenta opere rappresentative dell'intero percorso artistico.
Catalogo in galleria

AUGUSTO MURER A ODERZO

Ci sono artisti che più di altri rappresentano con il loro lavoro il luogo d'origine, l'ambiente e la cultura del posto in cui sono nati ed hanno lavorato; è il caso di Augusto Murer, tra i più autorevoli rappresentanti del realismo italiano, che ha saputo trarre dai tronchi d'albero dei suoi monti forme e figure per rappresentare i suoi sentimenti e lo spirito della sua gente.
Murer è dunque un artista di montagna nel senso più autentico perché si è alimentato culturalmente del suo ambiente al quale, peraltro, è rimasto sempre fortemente legato. I suoi legni trasudano fatica, sangue, libertà e orgoglio, orgoglio di appartenere alle comunità montane.
Sangue e libertà a testimonianza delle sue esperienze di guerra che lo hanno portato ad assumersi un impegno civile e spinto a parlare pubblicamente di tali esperienze.
Murer, quindi, vuole essere testimone di questo e trasforma la materia in opere narranti.
Attraverso una scelta mirata delle opere, la mostra indaga questo aspetto dell'artista, guidando il visitatore lungo un percorso che lo porta a comprendere il significato e il peso di queste testimonianze: un uomo che subisce gli orrori della guerra, l'artista che rinasce traendo linfa vitale dalla natura.
Accanto alle opere di Murer trovano spazio quelle di altri due artisti che hanno vissuto l'esperienza della guerra e che, come lui, hanno voluto raccontare: Mario Rigoni Stern e Olivier Messiaen, ai quali saranno dedicate due serate monografiche.

Mostra

dal 21.05.2009 al 28.06.2009
presso Palazzo Foscolo
Via Giuseppe Garibaldi, n. 65

orari di apertura
da mercoledì a venerdì ore 9.00-12.00 e 15.30-18.30
sabato ore 9.00-12.00 e 16.30-19.30
domenica ore 16.30-19.30

INGRESSO GRATUITO alla mostra e agli eventi

per informazioni
Tel. +39 0422815202 cultura@comuneoderzo.it
www.murer-oderzo.com