venerdì 26 febbraio 2010

MOSTRA DI PITTURA-SCULTURA

Comune di Monselice assessorato alla Cultura , Provincia di Padova
Assessorato alla Cultura

Artisti :
Enrico Ghiro
Fernando Graziano
Alberto Verza

Complesso monumentale S. Paolo Monselice PD , Via 28 Aprile 1945
inaugurazione : Sabato 27 febbraio 2010 ore 18 , presentazione dott. Manlio
Gaddi
dal 27 febbraio al 21 marzo dalle ore 9,30-12 ; 15 -19

mercoledì 17 febbraio 2010

Una grande mostra del pittore impressionista e di sua moglie, prima fotografa d’Europa
Fausto e Elisabetta Zonaro
Due artisti veneti alla corte del Sultano
Monselice PD – Complesso museale San Paolo - 24 aprile/ 23 maggio 2010


Il Comune di Monselice si appresta ad ospitare un’importante mostra di Fausto Zonaro, pittore impressionista nato nella bassa padovana, a Masi, nel 1854, ancora poco conosciuto dal grande pubblico italiano, molto più conosciuto in Turchia, a Istanbul, dove visse per anni divenendo il pittore alla corte del sultano e dove realizzò una vasta produzione di opere d’arte presente nei musei e nelle pinacoteche.
Una storia inedita e avvolgente di due grandi artisti veneti: Fausto Zonaro, impressionista e Elisa Pante, chiamata Elisabetta, prima fotografa d’Europa. Fausto, un ragazzo di campagna poverissimo, conobbe da giovane la sua compagna di buona famiglia, un usuale quadretto in una terra dove c’era povertà e sofferenza ma prevaleva dignità e umiltà. Da qui la strada dell’artista, proseguita sulla ribalta del palcoscenico internazionale, dal centro del mondo artistico dell’epoca, Parigi ovviamente, fino alle rive del Bosforo, dove si consuma il degno finale del nostro “feuilleton”, con la corte del sultano come degna quinta teatrale.
La mostra in programma a Monselice metterà nella dovuta luce un talento e una modernità mai sufficientemente analizzate del grande pittore impressionista e di sua moglie. Gli ingredienti sono molti e di primario interesse: dall’ascesa del realismo italiano alla scoperta delle novità francesi, da un utilizzo della fotografia in senso compositivo e commerciale di grande intelligenza ad una sapienza pittorica degna dei più grandi autori di quella stagione.
Zonaro inizierà la sua produzione pittorica a Venezia, da sempre vetrina ottimale per le vedute-souvenirs. Poi i continui spostamenti tra Venezia, Padova, Torino, Roma, Napoli e Milano, in un contatto con l’arte realista sempre più serrato e proficuo, che ebbe il suo esito forse più alto nella celebre opera partenopea “Il banditore”, divenuto in breve tempo un vero e proprio classico della nascente pittura di vita quotidiana.
Nel 1891 il grande salto, deciso insieme alla compagna Elisa Pante sulla scorta della lettura del “Costantinopoli” di Edmondo De Amicis, e l’approdo in Turchia, che verrà in mostra documentato anche per quanto riguarda le traversate in nave, durante le quali il pittore si divertiva a realizzare rapidi schizzi dei compagni di viaggio o della ciurma, con esiti efficacissimi. Fu proprio a Istanbul che Zonaro visse il periodo più florido della sua carriera fino a diventare nel 1896 pittore di corte del sultano Abdulhamid II, per il quale realizzerà centinaia di opere rappresentati la città, la vita e i protagonisti della corte e momenti storici di prima importanza. Ma forse è nelle vedute “libere” del Bosforo e del Corno d’Oro, animate di luce e brulicanti di vita, che Fausto esprime al meglio le proprie capacità: negli innumerevoli paesaggi si muove nella scia di una tradizione di altissimo lignaggio, da Gérôme a Delacroix a Monet, ben lontana dal topos dell’orientalista “da Salon”, leccato e laccato, con cui è spesso stato sbrigativamente liquidato al ritorno in patria seguito alla rivoluzione turca.
Gli ultimi anni trascorsi in Italia, nella ricca e brillante San Remo (dove morì nel 1929) sono contraddistinti da una sostanziale coerenza pittorica, intrisa di venature impressioniste, colorismo veneziano e realismo napoletano, memorie di una stagione che lo aveva portato ai vertici della celebrità, armato del solo talento suo e della sua compagna.
Una sezione anche per Elisa Pante, bellunese, maestra con la vena di artista e viaggiatrice e con una forte attrazione al nuovo mondo della fotografia. Intraprendente per una donna a quell’epoca sino all’inverosimile, fu a lei che si deve l’introduzione del marito alla corte del sultano.
Le opere che saranno esposte sono una novantina.



Da Venezia a Istanbul
ELISABETTA E FAUSTO ZONARO
Due artisti veneti alla corte del Sultano
Monselice (PD) – Complesso Museale San Paolo
24 aprile / 23 maggio 2010
Organizzazione: Fond’Arte Tono Zancanaro
Curatore: Manlio Gaddi
Catalogo: Chiara Costa, Carlo Dal Pino, Luciano Luderin, Cesare Trevigne

giovedì 4 febbraio 2010

NUOVO SISTEMA DI MAILING LIST

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