venerdì 3 dicembre 2010

Mostra di Gianni Franceschini a Monselice

Comune di Monselice
Assessorato alla Cultura
Complesso Monumentale San Paolo
via 28 Aprile 1948
dal 11 Dicembre 2010 al 9 Gennaio 2011
inaugurazione sabaro 11 Dicembre ore 17
Aperto tutti i giorni tranne il lunedi, Natale e Capodanno

L'uomo Lungo 200x70
Si apre a Monselice, sabato 11 dicembre, la mostra "Tu cieco e folle amore", la personale di Gianni Franceschini, nuovo importante capitolo dell'attività espositiva del Complesso Museale S. Paolo. L'intento è quello di offrire, attraverso l'esposizione di oltre 60 opere, un quadro esauriente delle straordinarie possibilità pittoriche di un artista che andando sempre e comunque al di sopra del relae dipinge e rende visibili i propri sogni e le proprie fantasie inseguendone la bellezza e la purezza. E nel sogno Franceschini raggiunge ciò che è soprannaturale, magico, miracoloso. Franceschini dà impotanza ai contenuti fondati sull'evocazione di un mondo poetico individuale legato all'immaginazione e trasposti in un linguaggio che utilizza una figurazione fluida, libera da vincoli spaziali. Poeta, cantastorie, attore e regista con la sua pittura Franceschini ci prende e ci affascina ricordandoci prima di tutto che non si può vivere senza amore, poi che bisogna sempre dire agli altri quanto sono importanti per noi.
"Tu cieco e fole amore" è l'incipt di uno dei più intensi e conosciuti sonetti shakespiriani. In mostra un'intera monografia è così intitolata perchè ispirata ai sonetti del poeta inglese. Ma il verso si presta ad essere la cifra di tutta l'esposizione. La cecità sta quasi ad indicare il non voler vedere quello che ci sta attorno, una realtà spesso grigia, immobile, abbruttita e l'incapacità di crearne un'alternativa, magica e onirica. La follia scorre tra i colori, le macchie, i segni a suggestionare ambienti, figure, situazioni che sono ai margini della normalità, fuori dalla staticità e dalla paura del nuovo e del diverso. L'amore, infine, è l'anima, il cuore, la linfa di tutta questa inquietudine, la tensione a vivere: in relazione con gli altri, con l'altro, nella propria differenza e singolarità fino alla passione, alla disperazione, alla felicità.