venerdì 3 dicembre 2010
Mostra di Gianni Franceschini a Monselice
lunedì 29 novembre 2010
Variazioni orario Palazzo Roverella di Rovigo
Tono Zancanaro, un disegno degli dei
AL MATTINO: tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle ore 9,30 alle 12,30
AL POMERIGGIO: nei giorni di martedì - giovedì - sabato - domenica dalle ore 17,00 alle ore 20,00
Ricordo che la rassegna comprende oltre 160 opere, molte delle quali mai viste prima, ed è stata suddivisa in sezioni per favorire un approccio anche didattico alla complessa visione artistica di Tono Zancanaro, ed in particolare al suo segno grafico più unico che raro, tale da poterlo iscrivere fra i migliori grafici del secolo scorso.
Iniziativa nata con l'appoggio della Regione Veneto, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Accademia dei Concordi di Rovigo, Archivio Storico Tono Zancanaro di Padoca ed il patrocinio del Comune di Rovigo.
Le sezioni in cui si divide la mostra sono:
Opere degli anni '30
Il ciclo del GIBBO
Il ciclo della LEVANA
L'alluvione in Polesine
Le mondariso
Giocolieri e personaggi del circo
Brunalba, Circe e i carusi
Il ciclo del NEO GIBBO
Visioni padovane
Il ciclo dei MOSTRI PALAGONESI
Gli ultimi lavori
Ogni sezione viene introdotta da un breve descrizione curata dall'Archivio Storico Tono Zancanaro.
La rassegna è accompagnata da un importante catalogo, realizzato dalla Fondazione Banca del Monte di Rovigo insieme all'Accademia dei Concordi, con la riproduzione di tutte le opere in mostra e la descrizione delle singole sezioni.
I testi sono curati da Nicola Micieli, Gabbris Ferrari, Sergio Garbato e Manlio Gaddi. Nei testi sono state inserite tavole con opere inedite di Tono Zancanaro che si riferiscono ai suoi esordi come pittore a cavallo fra gli anni '20 e '30 del secolo scorso.
mercoledì 24 novembre 2010
lunedì 15 novembre 2010
Gianni Franceschini al San Paolo di Monselice
Si inaugura presso il Complesso Monumentale San Paolo di Monselice il prossimo 11 dicembre 2010 una ampia rassegna di opere di
GIANNI FRANCESCHINI
Laureato al DAMS di Bologna, è pittore, attore di teatro, autore di testi poetici e ilustratore di libri. Suoi spettacoli e performances, particolarmente rivolti a giovani spettatori, sono presentati in Italia e in vari paesi europei e del nord America.
Nel 2000, presso il Museo nazionale d'arte naive Cesare Zavattini di Luzzara, è nominato maestro dell'arte naive.
Espone permanentemente in alcune gallerie a Zurigo, Amsterdam, Valencia, Madrid.
È attualmente direttore artistico della compagnia di teatro Viva Opera Circus e opera stabilmente nel Teatro dell'Angelo di Vallese di Oppeano in provincia di Verona.
lunedì 1 novembre 2010
Tono Zancanaro a Palazzo Roverella di Rovigo
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Da Tono Zancanaro: la famiglia |
Dal prossimo 14 novembre 2010 si apre a Palazzo Roverella di Rovigo una importante mostra di Tono Zancanaro, per ricordare la figura dell'Uomo e dell'Artista a venticinque anni dalla scomparsa.
La rassegna è promossa da Fondazione Banca del Monte di Rovigo e Accademia dei Concordi, in collaborazione con la Regione del Veneto e il patrocinio del Comune di Rovigo. Comprende circa150 opere, molte delle quali mai viste prima, ed è stata suddivisa in sezioni per favorire un approccio anche didattico alla complessa visione artistica di Tono Zancanaro, ed in particolare al suo segno grafico più unico che raro, tale da poterlo iscrivere fra i migliori grafici del secolo scorso.
Le sezioni in cui si divide la mostra sono:
Opere degli anni '30
Il ciclo del GIBBO
Il ciclo della LEVANA
L'alluvione in Polesine
Le mondariso
Giocolieri e personaggi del circo
Brunalba, Circe e i carusi
Il ciclo del NEO GIBBO
Visioni padovane
Il ciclo dei MOSTRI PALAGONESI
Gli ultimi lavori
Ogni sezione viene introdotta da un breve descrizione curata dall'Archivio Storico Tono Zancanaro.
La rassegna è accompagnata da un importante catalogo con la riproduzione di tutte le opere in mostra e la descrizione delle singole sezioni.
I testi sono curati da Nicola Micieli, Gabbris Ferrari, Sergio Garbato e Manlio Gaddi. Nei testi sono state inserite tavole con opere inedite di Tono Zancanaro che si riferiscono ai suoi esordi come pittore a cavallo fra gli anni '20 e '30 del secolo scorso.
Il catalogo è completato con una nota biografica a cura dell'Archivio Storico Tono Zancanaro.
venerdì 29 ottobre 2010
In ricordo di Carlo Caso
Attento a tutto quanto succedeva nel mondo della cultura, seguiva con particolare interesse le attività della Fond'Arte ed il percorso di Tono Zancanaro in primo luogo.
Come artista viveva in un mondo tutto suo, fatto di forme curvilinee e colori forti e solari come solo i colori del meridione sanno essere, e sapeva trasferire queste forme femminee e questo colori nei suoi pastelli e nei suoi oli, alcuni dei quali anche di grandi dimensioni.
Con lui scompare uno degli ultimi artisti della "vecchia scuola", fatta di quei personaggi che avevano dedicato la vita all'arte, e che dall'arte non avevano avuto la stessa ricompensa.
Ciao Carlo!
domenica 17 ottobre 2010
Vinicio Boscaini in mostra al Complesso Monumentale San Paolo di Monselice
Nato nel 1927, dopo le scuole inferiori, coltiva l'innata passione pittorica: autodidatta curioso, legge molto e accoglie talvolta i suggerimenti dei più anziani e affermati artisti concittadini (Vascon, Marenesi, Callegari), senza però rinunciare all'individuazione di un percorso originale, che si rivela ricco di sperimentazioni nella resa degli amati paesaggi euganeo e lagunare, di figure femminili e di nature morte. Parte da una figurazione post-impressionista fedele al dato reale per approdare a una sintesi neo-cubista di cromie timbriche e tonali dosate con sapienza compositiva, con una breve incursione nell'informale intorno al '67. Espone per la prima volta nel '42 nell'ambito della Mostra d' Arte e Fotografica di Este. Nel dopoguerra prende parte alle rassegne del Settembre Euganeo a Este. Nel '47 e '48 vi partecipano anche i pittori dell'Ordine della Valigia: l'incontro con il gruppo rappresenta un momento di apertura verso il più aggiornato ambiente veneziano. Conosce Da Venezia, che nel '54 affianca nella realizzazione dei mosaici nel Palazzo del Ministero dei Lavori Pubblici a Genova. Nel '56 presenta alcuni paesaggi al Premio Nazionale Medusa di Este e nel '59 esordisce alla Triveneta di Padova (partecipa anche nel '61). Lo stesso anno figura alla prima esposizione del Gruppo Pittori Estensi e successivamente alle rassegne annuali dal '60 al '65 e nel '67 anche alla mostra allestita alla Bevilacqua. Tra il '60 e il '61 divide lo studio a Venezia con il pittore estense D. Veronese. È un momento di vivace attività e scambi fecondi con altri artisti che operano in città (Licata, Zotti, Tancredi). Solo nel '66, dopo numerose collettive e la partecipazione ad altrettanti premi, tiene la prima personale, ospitato dalla G. Adriana di Venezia. È del '67 la personale al Circolo Einaudi di Padova e del '68 quella al Centro Culturale Estense. Si trasferisce negli Stati Uniti, dove lavora come domestico alle dipendenze di facoltosi personaggi in Pensylvania, Arizona, New York, Rhode Island. Continua a dipingere, esponendo con successo in diverse città (Greensburg, Westmoreland Museum, 1968; Scottsdale, G. Martin, 1969; Phoenix, Art Museum, 1969; Newport, Art Association, 1970; New York, G. Ahdda Arztz, 1970). La parentesi americana dura sette anni, con alcune pause italiane, fra cui il soggiorno a Roma ('70-'71). Al rientro definitivo, sul finire del decennio, dedica all'arte tutto il suo tempo. Trascorre qualche mese in laguna ospite di Da Venezia ed entra a far parte del gruppo della Valigia, con il quale espone a Ca' Pesaro nell'82. Nel '79 prende casa a Torreglia, tornando agli amati colli Euganei. Tra gli anni '80 e '90 alterna numerose personali e collettive in Italia e in Europa. Nel 2002 il Comune di Padova gli dedica una personale, in occasione della quale l'artista dona un dipinto ai Musei Civici-Museo d'Arte. Nel 2005 la città di Bordeaux lo invita alla manifestazione Venise et l'Italie, nell'ambito della quale allestisce l'Omaggio a Venezia che nel 2009 presenta a Valle San Giorgio, dove risiede e lavora da alcuni anni.
Di seguito immagini di opere di Vinicio Boscaini:
mercoledì 13 ottobre 2010
Paolo Paolucci a Monselice
Comunicato stampa
All’interno della proposta culturale promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monselice, presso il complesso Monumentale San Paolo (via 28 Aprile 1945) si terrà dal 2 al 31 ottobre2010 una importante rassegna espositiva delle opere di Paolo Paolucci: pittore naturalista, illustratore e fotografo naturalista
Nato nel 1956, ha conseguito la maturità artistica nel 1974 presso il Liceo Artistico Statale di Padova.
Ha realizzato numerosi disegni per libri e riviste specializzate; due opere sono state utilizzate come copertine dei volumi "Bosco della Fontana. Vertebrati di un bosco planiziario padano" e “Faggete dell’Appennino settentrionale” pubblicati dal Corpo Forestale dello Stato e dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio.
Ha eseguito, su incarico del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino (TN) una tavola illustrante l’ambiente alpino e la sua fauna, utilizzata successivamente per la realizzazione di un puzzle del parco.
L’ente Parco Regionale dei Colli Euganei ha pubblicato nel 2004 un calendario utilizzando tredici opere a tema ornitologico.
Il mensile Focus ha pubblicato nel numero di gennaio 2005 l'immagine di una sua opera inserendola in un articolo dedicato ai pittori e agli illustratori naturalistici del passato e moderni.
Dipinge utilizzando tecniche diverse secondo il soggetto o di specifiche richieste; normalmente utilizza colori ad olio, a volte impiega anche tecniche particolari come la tempera all'uovo con l'aggiunta di gomma di ciliegio che conferisce ai colori una brillantezza ed una trasparenza senza uguali. Utilizza acquerello e l'acrilico, questa forse la tecnica preferita per le possibilità di creare velature di grande effetto.
I temi trattati sono animali e piante che appartengono alla fauna euroasiatica; molti di questi soggetti sono stati osservati direttamente nel loro ambiente naturale, altre volte sono stati oggetto di studio nei recinti faunistici dell'Alpenzoo di Innsbruck e del Parco Nazionale della Foresta Bavarese e negli zoo di varie città europee.
Utilizza spesso le fotografie che scatta, o a volte recuperate da libri, riviste e, ovviamente, da Internet: servono per ricordare un'atmosfera, per controllare il disegno di un piumaggio o la postura tipica di una specie.
In mostra saranno esposte un centinaio di opere, fra quadri e ingrandimenti delle foto.
La rassegna sarà accompagnata da un catalogo contenete tutte le opere in mostra, molte con schede esplicative relative al soggetto ed all’ambientazione, curato da Manlio Gaddi con testi critici di approfondimento di due ricercatori dell’Università degli Studi di Padova: Fabiana Bellini per la parte pittorica e Marco Monari per la parte fotografica.
Di seguito lo slideshow delle opere esposte di Paolo Paolucci:
Ed ora le immagini delle sue fotografie:
lunedì 27 settembre 2010
Mostra "Against Mussolini" a Londra
Per visualizzare l'articolo cliccare qui
mercoledì 15 settembre 2010
sabato 11 settembre 2010
Against Mussolini, una mostra di artisti italiani a Londra
Art and the Fall of a Dictator
Saranno esposte, fra le altre, opere di Renato Guttuso, Mario Mafai, Mino Maccari, Gino Severini, Giacomo Manzù e Tono Zancanaro. Di Tono in particolare saranno esposte una ventina di opere fra cui molti disegni del ciclo del "Gibbo" (serie di oltre duemila disegni realizzati negli anni '40 aventi come soggetto Mussolini ed il fascismo) e altri lavori a sfondo sociale, come l'olio su tela "I divoratori di case" dedicato allo sventramento di Padova compiuto alla fine degli anni '30 per far posto a palazzoni di stile fascista, come l'attuale piazza Insurrezione (alla sua nascita chiamata piazza Spalato).
Informazioni sulla mostra e sulla attività della Estorick Collection of modern italian art si trovano sul sito www.estorickcollection.com.
Di seguito il depliant illustrativo della mostra e della attività della Estorick Collection of modern italian art.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXc5_-yMw-xVMt_QMI8EkjGSXD9Up_pk3A7ROiurMs3xPab7k7rO152T_rI8lxSWd-H3lB3zpK5wD0GHUtO3gU3kSehuhW-__MTomCrJLDk0Chf7sTJR4dRGo3eDx3phMMugbRB2-dZdM/s400/depliant_Pagina_2.jpg)
mercoledì 8 settembre 2010
lunedì 9 agosto 2010
Oltre il giardino - evento collaterale 12.Biennale Architettura di Venezia
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvVTByHnl31KSKaViw9hE_ZqDzoal3Y3hyphenhyphen9oXOuOeaCNG9JfhDjm8Qo2rf9QuM3WoX51GWFYYPfYO8VxattB15eluqmMBdE695c6aNeHK95v8kx4sqWiuU54DggYqxFsI6fb3xwEeVMZ0/s320/logo.gif)
Il Gruppo Giovani Pittori Spilamberghesi sta organizzando l'evento collaterale alla 12. Biennale di Architettura di Venezia dal titolo "Oltre il giardino - per un giardino globale".
L'evento viene curato da Milena Bellomo - Carlo Damiani - Cesare Serafino, e si avvale del contributo di numerosi artisti ed architetti di fama internazionale.
Maggiori informazioni possono essere raccolte nel sito Web dell'evento visibile all'URL www.globalgardenart.it dove è anche possibile attivare una registrazione (modulo in basso a sinistra della homepage) per ricevere direttamente maggiori informazioni e partecipare alla discussione nel forum interno, accessibile solo
Buona navigazione nel sito
La Segreteria Organizzativa
domenica 11 luglio 2010
Corriere della Sera: articolo su Tono Zancanaro
sabato 10 luglio 2010
martedì 22 giugno 2010
Venticinque anni dalla scomparsa
Peccioli, 1 luglio – 25 settembre 2010
Spazi per l’Arte Fonte Mazzola
Peccioli celebra l’artista padovano Tono Zancanaro con una mostra dal titolo Il segno di Tono. Venticinque anni dalla scomparsa che sarà inaugurata giovedì 1 luglio alle 18,00 presso gli Spazi per l’Arte Fonte Mazzola.
L‘esposizione nasce in seguito al proficuo rapporto di scambio instaurato con Manlio Gaddi, responsabile dell’Archivio Storico Tono Zancanaro, e alla cospicua donazione di litografie e incisioni da egli attuata. I temi scelti sono relativi allo spettacolo, alla musica e alle scenografie per opere liriche in modo da accompagnare la ormai consueta e di successo rassegna estiva 11 Lune.
Tono Zancanaro, che nel panorama dell’arte contemporanea italiana ha concepito l’arte non soltanto come sede di bellezza, ma anche come momento di educazione dei sentimenti, esprime freschezza, vivacità, energia e carica affettiva nelle opere che compongono il percorso della mostra.
Il Maestro
Antonio Zancanaro - «Tono» - nasce a Padova 1'8 aprile 1906.
Caso raro fra gli artisti si è cimentato con quasi tutte le modalità delle arti visive, riuscendo sempre ad appropriarsi delle capacità tecniche necessarie e sufficienti per eseguire il suo lavoro.
Anche se Zancanaro rimane pur sempre maestro ineguagliato nella grafica, particolarmente nella linea pura nell'incisione e nella litografia, ha lavorato a lungo con l'olio e gli acquarelli, ha inciso vasi di vetro appositamente realizzati per lui dai maestri vetrai di Murano, in stretta collaborazione con la Cooperativa del Mosaico di Ravenna ha eseguito numerosi interventi musivi, realizzato arazzi, sculture in bronzo, etc.
Altra peculiarità del Maestro padovano è stato il suo desiderio di viaggiare, di muoversi sia per vedere località sconosciute, sia di conoscere persone nuove, instaurare nuovi rapporti.
In questo suo peregrinare parte importante hanno avuto i musei, luoghi continui di visitazione e rivisitazione per studio e contemplazione, in particolar modo quelli di Spina, di Grosseto, le zone archeologiche di Paestum, Metaponto e Selinunte.
La sensibilità di Tono Zancanaro, unita al desiderio continuo di lavorare, di realizzare anche con le proprie mani, non poteva che portare necessariamente alla scoperta della pittura vascolare greca, ed al desiderio di reinterpretarla a modo suo, oggi, con i suoi soggetti. Per questo inizia l'attività di ceramista di Tono Zancanaro, e le prime produzioni sono dei primi anni '50.
Nel 1970 ottiene la cattedra d'incisione all'Accademia di Belle Arti di Ravenna, che conserva fino al 1977.
Nel 1972 ha la prima grande mostra antologica al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, cui segue nel 1974 una seconda antologica alla Civica Galleria d'Arte del Comune di Palermo. Nel 1978 il Comune di Padova gli dedica una grandissima mostra antologica nel Salone della Ragione. Nel 1982 anche il Comune di Milano lo onora con una rassegna antologica nel Castello Sforzesco.
Muore a Padova il 3 giugno 1985.
SCHEDA TECNICA
Titolo: Il segno di Tono. Venticinque anni dalla scomparsa
Sede: Spazi per l’Arte Fonte Mazzola
Indirizzo: Via della Costia, 1
Informazioni: Fondazione Peccioliper 0587 672158
e-mail: info@fondarte.peccioli.net
sito internet: www.fondarte.peccioli.net
Periodo espositivo: 1 luglio 2010 – 25 settembre 2010
Inaugurazione: 1 luglio 2010, ore 18.00.
Apertura al pubblico e orario: nel mese di luglio durante le sere degli spettacoli della Rassegna 11 Lune dalle 22 alle 24. Nel mese di settembre ogni sabato dalle 21 alle 24.
Ingresso: Libero
Enti Promotori: Fondazione Peccioliper, Archivio Storico Tono Zancanaro
venerdì 28 maggio 2010
CONFERENZA STAMPA
Sabato 29 maggio, alle ore 11.00
Presso il Complesso Museale di San Paolo a Monselice
Via del 28 Aprile 1945
Illustreranno l'evento il curatore della Mostra, il prof. Manlio Gaddi, lo scrittore Paolo Tieto, il Vice Sindaco del Comune di Monselice e Assessore alla Cultura prof. Gianni Mamprin. Saranno presenti l'artista INOS CORRADIN e il poeta brasiliano Aguinaldo De Bastos.
Comune di Monselice . Assessorato alla Cultura
Tel 0429 786911 - fax 0429 73092
cultura@comune.monselice.padova.it
comunicato stampa
INOS CORRADIN: NUOVI TRATTI, NUOVE EMOZIONI
La mostra sarà inaugurata Sabato 29 maggio, alle ore 17.00
Sulla scia del successo della appena conclusa mostra dell’impressionista Fausto Zonaro e di sua moglie Elisa Pante, il Comune di Monselice si appresta ad ospitare un’altra grande mostra: quella di un pittore vivente, anche lui cresciuto nella bassa padovana e famoso nel mondo: INOS CORRADIN.
L'assessore alla Cultura del Comune di Monselice, prof. Gianni Mamprin (che fortemente insiste sulla necessità di valorizzare i grandi veneti) persegue la strada al fine di valorizzare i grandi artisti nati nel territorio.
Sabato 29 maggio, alle ore 17,00, nel complesso monumentale di San Paolo in via del Santuario 5, sarà inaugurata la mostra del pittore INOS CORRADIN, nato nel Piemonte, a Vogogna, nel 1929 ma subito trasferitosi con la famiglia a Castelbaldo dove ha vissuto la sua infanzia e l’adolescenza.
Una infanzia modesta e una grande passione per l’arte
Suo padre faceva il muratore e la sua famiglia era di modeste condizioni. Sin da bambino INOS CORRADIN rivolge il suo interesse al mondo dell’arte e in particolare a quello della pittura. A vent’anni parte per il Brasile, non c’è posto nel suo piccolo paese a causa della povertà e dei disastri lasciati da un’altra grande guerra appena conclusa. A San Paolo di Brasile inizia come scenografo, incontra artisti e lui si presta alla realizzazione delle sue opere.
La sua vena artistica non si ferma più. INOS CORRADIN passa dal Brasile all’Europa, soggiorna a Parigi, culla dei pittori, realizza numerose mostre in mezza Europa. Non solo. I suoi capolavori vengono esposti negli Stati Uniti e in Israele, dove il successo raggiunge le più alte sfere.
Oltre quaranta opere esposte al Complesso Museale San Paolo
All’inaugurazione sarà presente lo stesso INOS CORRADIN che non ha mai dimenticato la terra delle sue origini e periodicamente arriva dal Brasile per trascorrere qualche giorno. Introdurrà il prof. Paolo Tieto mentre all’evento culturale parteciperà il poeta brasiliano Aguinaldo De Bastos, famoso per la sua lotta a favore dei meno abbienti.
Il repertorio artistico è vastissimo.
La sua produzione pittorica, oltre che alla scultura, è vastissima. Il Comune di Castelbaldo ha dedicato a INOS CORRADIN la Sala del Consiglio Comunale. Chi va a far visita a Castelbaldo troverà una serie di opere da lui compiute e fornite al piccolo comune della Bassa Padovana di circa 1700 abitanti, dove prevale la cultura della mela, per la fabbricazione del sidro. Castelbaldo è anche chiamato il Comune delle mele.
Le affinità di due grandi artisti: Fausto Zonaro e Inos Corradin
Il pittore impressionista Fausto Zonaro è morto nel 1929, nello stesso anno nasce Inos Corradin.
Il piccolo comune di Castelbaldo, dove ha vissuto Inos Corradin, confina con l’altro comune, Masi, dove ha vissuto Fausto Zonaro.
Il padre di Fausto Zonaro faceva il muratore, lo stesso padre di Inos Corradin faceva il muratore
Fausto Zonaro ha avuto grande fortuna e carriera artistica fuori dall’Europa, in Turchia, Inos Corradin ha avuto grande fortuna in Brasile, dove vive.
Di seguito alcune immagini della mostra prese durante l'allestimento:
martedì 13 aprile 2010
Fausto ed Elisa Zonaro: due artisti veneti alla corte del Sultano
FAUSTO ZONARO e ELISA PANTE
due artisti veneti alla corte del Sultano
sabato 24 Aprile 2010 - ore 17
Complesso Monumentale San Paolo
via 28 Aprile 1945 - Monselice
Saluto di
Francesco Lunghi - Sindaco di Monselice
Gianni Mamprin - Assessore alla Cultura
Presentazione della mostra a cura di
Chiara Costa - Dipartimento Arti e Spettacolo, Università di Padova
Carlo Dal Pino - Dipartimento Arti e Spettacolo, Università di Padova
Pierpaolo Luderin - Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici, Università di Venezia
Una grande mostra che celebra due figure a lungo trascurate ma di enorme fascino. Una storia iniziata nei panorami della provincia veneta e proseguita sulla ribalta del palcoscenico internazionale, da Parigi fino alle rive del Bosforo, dove si sviluppa forse la parte più significativa della vita dei due artisti, con la corte del Sultano come degna quinta teatrale.
L’opera di Fausto Zonaro ed Elisa Pante travalica la storia personale ed è infatti sull’arte della coppia che si concentrano la mostra e il catalogo, volti a ricostruire, oltre alle affascinati vicende biografiche dei due, soprattutto un talento e una modernità non ancora sufficientemente analizzate.
VIA 28 APRILE 1945 - MONSELICE
dal 24 aprile al 23 maggio 2010
Orario:
tutti i giorni, compreso festivi: 9,30-12,00 e 15-19
tutti i lunedì chiuso
Per informazioni:
Ufficio Cultura
Comune di Monselice
telefono 0429 786913 - 0429 786914
attivitaculturali@comune.monselice.padova.it
http://www.comune.monselice.padova.it/
Organizzazione:
Fond’Arte Tono Zancanaro
fondarte.tono.zancanaro@gmail.com
telefono 3484154541
lunedì 12 aprile 2010
Presentazione della Donazione Zancanaro
Martedi 20 aprile 2010, ore 12.00
Ravenna, Biblioteca Classense – Sala Muratori
Martedì 20 aprile 2010, in occasione della XVII Settimana della Cultura, verrà presentata a Ravenna la Donazione Zancanaro pervenuta alla Biblioteca Classense per volontà dell’Archivio Storico Tono Zancanaro di Padova.
Il lascito, a seguito della grande mostra (Zancanaro in Romagna. La carta e la pietra. Ravenna e le città di Tono) allestita tre anni or sono alla Manica Lunga, comprende la serie quasi completa delle opere incise di Tono Zancanaro, con ottocento stampe originali che coprono un arco cronologico di quasi mezzo secolo, dai primi anni ‘40 agli ultimi momenti di lavoro dell’artista scomparso nel 1985.
Si tratta di un patrimonio di altissimo pregio artistico, altamente rappresentativo dell’attività in campo calcografico di Zancanaro, universalmente noto come uno dei maggiori disegnatori del Novecento.
Della raccolta di acqueforti donata alla città di Ravenna e già sottoposta ad un’analitica opera di catalogazione e repertorizzazione da parte della Biblioteca Classense e della Soprintendenza regionale per i beni librari e documentari fanno parte fogli memorabili: si va dalla notissima serie satirica del “Gibbo”, ai più abituali tipi femminili zancanariani, peraltro ricorrenti anche nella produzione pittorica, decorativa, plastica, ceramica, musiva dell’eclettico artista padovano.
Si segnalano, infine, le serie grafiche che più direttamente rimandano al rapporto che ha legato Tono Zancanaro all’ambiente romagnolo e ravennate, a partire dalla fine degli anni ‘50. Notissima, ad esempio, è la cartella dei “Monumenti ravennati” realizzata nel 1973 durante il periodo d’insegnamento presso la locale Accademia di Belle Arti e dedicata alle chiese ed agli edifici romanici della città. Frequenti “bellezze teutoniche”, così come le “Rosamunde” oppure i “Madisonici twist” sfrenatamente ballati sulla spiaggia marina riportano invece alle tante stagioni estive trascorse dall’artista sulla riviera di Cesenatico.
Nato a Padova nel 1906, Tono Zancanaro ha iniziato ad operare nei primi anni ’30. Hanno inciso sulla sua maturazione artistica gli incontri con Giorgio Rubinato, intellettuale raffinato e di vastissima cultura, e con il pittore Ottone Rosai. Nel 1952 ha vinto il primo premio per l’incisione alla Biennale di Venezia. Da allora ha svolto un’intensissima attività espositiva in Italia ed in ambito internazionale. Nell’ultimo periodo, contrassegnato dagli allestimenti di grandi mostre antologiche in varie città italiane, ha ulteriormente ampliato i propri orizzonti creativi cimentandosi in tutte le discipline artistiche, come dimostra la vasta produzione di mosaici a contatto con le rinomate botteghe ravennati. Muore a Padova il 5 giugno 1985.
La presentazione della Donazione Zancanaro avrà luogo presso la Sala Muratori della Biblioteca Classense di Ravenna, martedì 20 aprile alle ore 12.00.
Interverranno, tra gli altri, Alberto Cassani, Assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Rosaria Campioni, Soprintendente per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, Manlio Gaddi, Archivio storico Tono Zancanaro, Livia Zaccagnini, Presidente dell’Istituzione Biblioteca Classense, Donatino Domini e Claudia Giuliani della Direzione dell’Istituzione Biblioteca Classense.
Per informazioni: Istituzione Biblioteca Classense, Via Baccarini, 3 48121 Ravenna. Tel 0544-482132-482112 segreteriaclas@classense.ra.it
venerdì 26 febbraio 2010
MOSTRA DI PITTURA-SCULTURA
Assessorato alla Cultura
Artisti :
Enrico Ghiro
Fernando Graziano
Alberto Verza
Complesso monumentale S. Paolo Monselice PD , Via 28 Aprile 1945
inaugurazione : Sabato 27 febbraio 2010 ore 18 , presentazione dott. Manlio
Gaddi
dal 27 febbraio al 21 marzo dalle ore 9,30-12 ; 15 -19
mercoledì 17 febbraio 2010
Fausto e Elisabetta Zonaro
Due artisti veneti alla corte del Sultano
Monselice PD – Complesso museale San Paolo - 24 aprile/ 23 maggio 2010
Il Comune di Monselice si appresta ad ospitare un’importante mostra di Fausto Zonaro, pittore impressionista nato nella bassa padovana, a Masi, nel 1854, ancora poco conosciuto dal grande pubblico italiano, molto più conosciuto in Turchia, a Istanbul, dove visse per anni divenendo il pittore alla corte del sultano e dove realizzò una vasta produzione di opere d’arte presente nei musei e nelle pinacoteche.
Una storia inedita e avvolgente di due grandi artisti veneti: Fausto Zonaro, impressionista e Elisa Pante, chiamata Elisabetta, prima fotografa d’Europa. Fausto, un ragazzo di campagna poverissimo, conobbe da giovane la sua compagna di buona famiglia, un usuale quadretto in una terra dove c’era povertà e sofferenza ma prevaleva dignità e umiltà. Da qui la strada dell’artista, proseguita sulla ribalta del palcoscenico internazionale, dal centro del mondo artistico dell’epoca, Parigi ovviamente, fino alle rive del Bosforo, dove si consuma il degno finale del nostro “feuilleton”, con la corte del sultano come degna quinta teatrale.
La mostra in programma a Monselice metterà nella dovuta luce un talento e una modernità mai sufficientemente analizzate del grande pittore impressionista e di sua moglie. Gli ingredienti sono molti e di primario interesse: dall’ascesa del realismo italiano alla scoperta delle novità francesi, da un utilizzo della fotografia in senso compositivo e commerciale di grande intelligenza ad una sapienza pittorica degna dei più grandi autori di quella stagione.
Zonaro inizierà la sua produzione pittorica a Venezia, da sempre vetrina ottimale per le vedute-souvenirs. Poi i continui spostamenti tra Venezia, Padova, Torino, Roma, Napoli e Milano, in un contatto con l’arte realista sempre più serrato e proficuo, che ebbe il suo esito forse più alto nella celebre opera partenopea “Il banditore”, divenuto in breve tempo un vero e proprio classico della nascente pittura di vita quotidiana.
Nel 1891 il grande salto, deciso insieme alla compagna Elisa Pante sulla scorta della lettura del “Costantinopoli” di Edmondo De Amicis, e l’approdo in Turchia, che verrà in mostra documentato anche per quanto riguarda le traversate in nave, durante le quali il pittore si divertiva a realizzare rapidi schizzi dei compagni di viaggio o della ciurma, con esiti efficacissimi. Fu proprio a Istanbul che Zonaro visse il periodo più florido della sua carriera fino a diventare nel 1896 pittore di corte del sultano Abdulhamid II, per il quale realizzerà centinaia di opere rappresentati la città, la vita e i protagonisti della corte e momenti storici di prima importanza. Ma forse è nelle vedute “libere” del Bosforo e del Corno d’Oro, animate di luce e brulicanti di vita, che Fausto esprime al meglio le proprie capacità: negli innumerevoli paesaggi si muove nella scia di una tradizione di altissimo lignaggio, da Gérôme a Delacroix a Monet, ben lontana dal topos dell’orientalista “da Salon”, leccato e laccato, con cui è spesso stato sbrigativamente liquidato al ritorno in patria seguito alla rivoluzione turca.
Gli ultimi anni trascorsi in Italia, nella ricca e brillante San Remo (dove morì nel 1929) sono contraddistinti da una sostanziale coerenza pittorica, intrisa di venature impressioniste, colorismo veneziano e realismo napoletano, memorie di una stagione che lo aveva portato ai vertici della celebrità, armato del solo talento suo e della sua compagna.
Una sezione anche per Elisa Pante, bellunese, maestra con la vena di artista e viaggiatrice e con una forte attrazione al nuovo mondo della fotografia. Intraprendente per una donna a quell’epoca sino all’inverosimile, fu a lei che si deve l’introduzione del marito alla corte del sultano.
Le opere che saranno esposte sono una novantina.
Da Venezia a Istanbul
ELISABETTA E FAUSTO ZONARO
Due artisti veneti alla corte del Sultano
Monselice (PD) – Complesso Museale San Paolo
24 aprile / 23 maggio 2010
Organizzazione: Fond’Arte Tono Zancanaro
Curatore: Manlio Gaddi
Catalogo: Chiara Costa, Carlo Dal Pino, Luciano Luderin, Cesare Trevigne
giovedì 4 febbraio 2010
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giovedì 7 gennaio 2010
Repertorio di incisori contemporanei al Complesso Monumentale San Paolo di Monselice con un omaggio a Giovanni Martini (1938-2004)
Sono stati invitati ad esporre dodici artisti selezionati sulla base della loro capacità artistica e delle tecniche utilizzate, al fine di fornire ai visitatori una visione esaustiva dello stato dell'arte incisoria (in piano, in cavo ed in rilievo) in Italia.
Gli artisti invitati sono:
Elisabetta Bevilacqua
Maria Nives Cais
Ferdinando Celin
Manola De Gobbi
Maurizio Fantoni
Aurelio Forte Laan
Alberico Gnocchi
Roberto Lanari
Ivo Mosele
Giovanni Patriarca
Girolamo Tregambe
Marina Ziggiotti
Ai dodici artisti, ognuno dei quali espone fino a dieci incisioni, è aggiunta una sezione omaggio dedicata a Giovanni Martini (1938-2004), singolare figura di grafico che non è stato solo incisore ma artista poliedrico e completo, di cui si rischia di perdere la memoria come a volte succede anche per i più bravi per la disattenzione e l’ignavia della gente.
La rassegna resterà aperta fino al 21 febbraio 2010 tutti i giorni (tranne il lunedì) con orario 9,30-12 e 15-19.
Catalogo in mostra con la riproduzione di tutte le opere esposte complete di schede tecniche fornite dagli autori e brevi noto biografiche.
La sezione dedicata a Giovanni Martini comprende la riproduzione delle dieci tavole dedicate all'Apocalisse di S. Giovanni con testo critico di Giorgio Segato.